Fotografia fine-art significa fotografia d’arte. Ma quando la fotografia può essere considerata arte? Il digitale ha enormemente dilatato i confini dell’espressione creativa in fotografia favorendo, attraverso lo scatto e la successiva post produzione in camera chiara con software dedicati come Photoshop, la creazione d’immagini originali e artistiche.
Ma la creazione di una fotografia digitale di qualità, che oltre all’aspetto creativo soddisfi criteri più tecnici, come la gradazione tonale, il contrasto, la cromaticità, la nitidezza, è solo una parte del processo produttivo che porta a definire una fotografia fine-art. La stampa è il passaggio successivo.
Per effettuarla servono stampanti dedicate come i plotter inkjet di ultima generazione che grazie a set d’inchiostri a 10 colori riproducono la più ampia gamma tonale oggi disponibile, e carte per la stampa certificate e nate per questo scopo come quelle baritate, opache, in cotone.
Grazie alla straordinaria evoluzione dei device di stampa e delle carte fotografiche, la longevità della fotografia fine-art è garantita dai 60 ai 100 anni.
Carattere distintivo di quest’ultima è infine la tiratura limitata dell’opera e la firma dell’autore che suggellano l’autenticità e l’unicità di ogni creazione artistica.